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D.R.1: VITTORIA DELLA VOLONTA’

AURORA BK CHIAVARI – AUXILIUM 58-57 (16-12;31-28;40-38)
AURORA: Stefani, Gotelli, Solari 6, Costa 7, Deli 4, Scibola, Enoyoze 13, Elia, Seganti 2, Ravera 11, Folli 10, Sall 5, – All. Marenco
AUXILIUM: Pedemonte 18, Cavargna M. 13, Pesce, Prekperaj, Provenzano, Costacurta 18, Valli 4, Cavargna A., James 4, Arena, – All. Pezzi

Spesso si dice che in alcune occasioni la vittoria è più vera se fa battere i cuori piuttosto che le mani. Ebbene, questo è uno di quei casi. In una sarabanda sconfinata di errori, il match-clou tra Aurora e Auxilium viene deciso …da un errore. Fermato da un fallo scellerato a metà campo a 2″ dalla fine, M. Cavargna – uno dei migliori degli ospiti – ha a disposizione due tiri liberi per pareggiare e portare le due compagini al prolungamento dell’overtime, tra lo scoramento chiavarese. Dopo aver realizzato il primo, l’ala genovese sbaglia il secondo e l’Aurora può esultare, annusando quel terzo posto distante ormai a una vittoria in quel di Loano nell’ultima tornata della seconda fase.

In una autentica lotta nel fango di una gara dinamica ma priva della materia grigia, avara di canestri e ricca di scorribande senza costrutto alcuno così come di omaggi floreali dell’incipiente primavera sotto forma di impensati metodi di passaggio, l’Aurora la spunta con il minimo scarto, confermando le sue idiosincrasie ma tesaurizzando una manciata di punti “pesanti” nei momenti decisivi.

L’assenza di Garibotto restringe il campo in attacco per i gialloblù e gli ospiti mordono i polpacci di Enoyoze che non trova i suoi prediletti corridoi. L’Auxilium infila quindi palate di sabbia negli ingranaggi dell’Aurora e il tabellone segnapunti rimane parecchio statico. Prove tecniche di fuga chiavarese nella prima frazione (12-4), ma l’ex di indimenticati trascorsi chiavaresi Lorenzo Costacurta assieme a Pedemonte ricuciono lo strappo mettendo la freccia. L’Aurora torna però a comandare nel finale del secondo tempino merce una bella sequenza di Filo Ravera.

Terzo quarto vietato agli esteti del basket, con le due antagoniste che sciorinano più sgrugnate che tecnicismi alimentando il fuoco della bagarre. Ultimi dieci minuti in riserva, fischietti che prendono a trillare come vaporiere, due triple di Tiramolla Costa, un miracolo di Andrea “White man can jump” Folli e la tripla salvavita di Derick Enoyoze sembrano indirizzare il match in casa Aurora prima dello spavento finale. Mescolate il tutto e stendete bene, lasciando riposare: novantacinque minuti di volontà a josa, ma basket ruminato ed elucubrato come rare volte. Ad maiora, è il caso di dire…

D.R.1: AURORA DISTRATTA INCIAMPA A PEGLI

PEGLI – AURORA BK CHIAVARI 63 – 54 (17-8;39-24;47-38)

PEGLI: Zaio A. 4, Mozzone 6, Bruzzone, Nicoletti 12, Nsesih 16, Vagnati 6, Brichetto 2, Zaio M. 13, Grillo 2, Pesce 2, Allora, – All. Conforti
AURORA: Stefani, Gotelli 6, Solari 2, Costa, Deli, Garibotto 11, Enoyoze 24, Scibola, Seganti, Ravera 7, Folli 2, Sall 2, – All. Marenco

C’è chi ne aveva colto i prodromi già a Cogoleto (faticosa vittoria contro gli Sgrunters penultimi). C’è chi preconizzava una gara sottotono dopo un bel filotto di successi. C’è, infine, chi temeva la voglia di rivincita dei pegliesi – comunque reduci da una sconfitta all’ultimo tiro contro la capolista Tigullio e perciò in evidente crescita – sommersi all’andata sotto un trentello. Hanno avuto tutti ragione: Pegli incamera la prima vittoria della seconda fase con merito, conducendo sempre lungo l’arco dei quaranta minuti anche con vantaggi cospicui (toccato il +16 nel secondo quarto), l’Aurora sbaglia l’approccio e deve far provvista di Pappa Reale, palesando qua e là stanchezza fisica e mentale.

L’interpretazione gialloblù è insolitamente micragnosa dal punto di vista delle realizzazioni ed in questo ricorda ancora le “discese ardite” della prima fase. Primo quarto con soli 8 punticini miseri sul tabellone, con i locali quasi perplessi innanzi a cotanto sperpero che prima timidamente e poi via via con sicurezza puntellano un gap significativo senza peraltro esplodere solenni fuochi d’artificio. Il peggior indizio per l’Aurora sono le palle vaganti – vera e propria cartina di tornasole della diligenza con la quale si affrontano le partite – che sono appannaggio dei Pegliesi, più reattivi (o meno letargici, se preferite). Senza trascurare la sfavorevole lotta a rimbalzo, dove il buon Nsesih trova caramelle da scartare, mercè cattive posizioni sottocanestro da parte gialloblù.

Detto questo, occorre puntualizzare che il vero match-clou per l’Aurora sarà quello di domenica prossima al PalCarrino contro l’Auxilium, valido come un esplicito lasciapassare per il terzo posto. Perciò la sconfitta nella bomboniera di Pegli potrebbe essere archiviata sotto la voce “incidente di percorso” se venisse riscattata dal successo della prossima giornata. Ne è convinto anche coach Marenco:“Il periodo non è dei migliori, e già a Cogoleto ne avevo avuto i sentori. A Pegli abbiamo mancato di energia e non possiamo prescindere da questo tipo di impegno. Siamo mancati un pò in tutte le zone del campo e i nostri avversari ne hanno approfittato tenendoci sempre a distanza. Adesso abbiamo una settimana davanti per allenarci bene e tornare in campo domenica per una partita importante”.