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D.R.1: QUALE AURORA PER I PLAYOFF?

AURORA BK CHIAVARI – JUVENILIA VARAZZE 76 – 59 (20-15; 43-28; 59-42)
AURORA Costa 10, Bottaro 4, Enoyoze 24, Seganti 3, Scibola 10; Ravera F. 12, Sall 8, Gamaleri 3, Deli, Ottobone 2, Barbetti. – All. Marenco.
VARAZZE Calcagno 3, Fazio P. 2, Muscella 2, Michero 8, Ferrogiaro 14; Rebasti 6, Bruzzone 2, Da Corte Zandatina 9, Rollo 6, Fazio G. 5, Bogni 2, Valdora. – All. Pozzo.

Tutto come da pronostico. A parte la 19° vittoria ottenuta nel certame contro Varazze, le news da Cogoleto – campo dove evoluiva Next Step – dicono che l’Aurora chiude al secondo posto la prima fase del campionato di Divisione Regionale 1 e quindi si prepara ad affrontare una semifinale “brutta, sporca e cattiva” (come coach Marenco l’ha definita) con la Tigullio Santa Margherita. Una serie al meglio delle tre partite dove sarà importante per i chiavaresi monetizzare il fattore campo, cosa che curiosamente non è sempre riuscita in questi ultimi scorci temporali (due sconfitte nelle ultime quattro gare giocate nel parquet del PalaCarrino).

Il match di domenica si è dipanato come una classica di fine stagione, con le due compagini che non hanno spinto sul pedale dell’acceleratore, mercè ampie rotazione delle quali hanno potuto giovarsene tutti sotto forma di minuti. Un paio di assenze tra le fila gialloblù: Andrea Folli, risparmiato in ottica playoff, e Edoardo Martino. Primi punti in campionato per Samuele Ottobone.

Tornando a bomba, particolare – diciamo così – è la successione delle date delle semifinali: si partirà domenica 13 aprile con gara 1 in casa Aurora per poi arrovellarsi due settimane per il secondo match a Santa Margherita. Un calendario quantomeno rivedibile che manca di rispetto per il gioco e le squadre in lizza. Come d’altronde la formula cervellotica che prevede l’assurdo del cosiddetto “play in” (abominio totale ed incomprensibile ai più ) tra chi si è piazzato tra il quarto e il sesto posto, in luogo dei collaudati playoff a otto squadre. Ma chi ha deciso ‘sta robaccia prova delle soddisfazioni masochiste, evidentemente…

Tralasciando l’opera iconoclasta di chi dovrebbe esser deputato a propagandare questo esecrato passatempo, passiamo a note più o meno liete. Posto che le tre rappresentanti tigulline (al secolo Next Step, Tigullio ed i chiavaresi in gialloblù) hanno monopolizzato il torneo finendo ai primi tre posti con distacco, il campionato dell’Aurora è stato sicuramente, almeno fino ad oggi, di assoluto rilievo, prova ne è la lunga serie di vittorie consecutive – quelle in trasferta sono ancora in striscia aperta, tra l’altro – condite da ottime prestazioni individuali (il primato assoluto nei marcatori di Derick Enoyoze a 26 punti per allacciata di scarpe) e collettive. I ragazzi di Marenco hanno le carte in regola per giocarsi l’accesso alla serie superiore e la settimana di sosta prima di gara 1 servirà per ritrovare tutti gli effettivi e soprattutto un pochino di condizione, cosa che recentemente è andata in leggero calo.

Se lo scoglio-Tigullio propone quesiti di difficile soluzione – squadra esperta, ritmi bassi, difesa arcigna – questi sono stati amplificati dalle ultime uscite dei gialloblù, alle prese con diverse assenze e con qualche momento che non era dei migliori. In questa ottica, si spera di poter ritrovare quell’Aurora capace di rullare le avversarie ed issarsi in vetta alla classifica facendo leva sulle qualità dei suoi adepti. Questo rappresenta il primo obiettivo di coach Marenco. Ci sarà sicuramente materiale per discuterne nella serie di semifinale. Ad maiora.

D.R.1: AURORA SPUNTATA, SCHERZETTO-TIGULLIO

AURORA BK CHIAVARI – TIGULLIO S.MARGHERITA. 44-51 (14-16, 25-29; 36-43)
AURORA Costa 8, Bottaro 3, Enoyoze 15, Deli 2, Scibola 4; Folli 9, Seganti, Ravera F. 3, Sall, Martino n.e., Ottobone n.e. – All. Marenco.
TIGULLIO. Fattori 11, Wintour 4, Zolezzi 5, Vexina A. 8, Mariani 8; Mangione, Vexina F. 10, Gnocchi 5, Altemani, Borselli, Orsi n.e., Fermino n.e. – All. Husam.

L’inopinata débacle casalinga dell’Aurora funge da cartina di tornasole del momento poco brillante – eufemismo – che la squadra di coach Marenco sta vivendo da diverse partite a questa parte. Saliti al vertice della classifica con una lunga processione di vittorie consecutive, i gialloblù hanno difeso coi denti il primato tutti i campi anche quando gli infortuni, gli episodi e la forma fisica sembravano congiurare contro. Tutto questo dispendio di energie ha contribuito a impacchettare la performance di domenica sera contro i rivali della Tigullio, giunti a Chiavari col terzo posto già assegnato ma decisi a lanciare messaggi, da squadra esperta come sono.

L’Aurora ha sempre dovuto rincorrere nel punteggio con scarti sempre contenuti ma soprattutto ha ceduto il controllo del ritmo gara ai biancorossi, che hanno impostato il match sulla ruvida difesa (concessa da un arbitraggio troppo permissivo) e su qualche furbizia tipica da veterani che i nostri faranno bene ad eludere in futuro. Già, perché è assai probabile che la Tigullio se la ritroveranno di fronte in una semifinale che si prospetta seducente visti e considerati i prodromi.

Rimane la sensazione di amaro in bocca perchè la stagione dell’Aurora meritava probabilmente la soddisfazione, platonica finché si vuole, del primo posto nella stagione regolare. Invece la Next Step si potrà fregiare di questo traguardo e i gialloblù dovranno guadagnarsi una ipotetica finale sgrugnando contro Zolezzi e compagni. Beninteso, dovrà essere una Aurora molto diversa come atteggiamento se la finale vorrà conquistarsi, vista la dimostrazione dispensata in stile playoff dei tigullini.

Pochissime le note di cronaca in una partita micragnosa di canestri (95 punti totali in combinato disposto) dove sono emerse paturnie caratteriali impreviste da parte gialloblù. Detto dei primi venti minuti gomito-a-gomito in cui il pallino è in mano comunque alla Tigullio, l’Aurora deve fare i conti con la serata arpagonesca Di un Enoyoze stranamente approssimativo. I soli tre punti del bomber chiavarese nella prima metà zavorrano l’Aurora che non va a fondo grazie a Costa e Folli, ma nella ripresa gli ospiti battono cassa, soprattutto nel quarto periodo, dove solamente una serie dell’Enoyoze di cui sopra riesce a limare uno svantaggio che era stato ampiamente in doppia cifra.

L’ultimo appuntamento della prima fase – domenica al PalaCarrino contro Varazze – è quindi solamente una passerella che sarà tutta da interpretare in attesa dei fuochi d’artificio dei playoff dove, come detto, gli avversari saranno gli stessi tigullini. Ovviamente sperando di vedere una Aurora ben determinata a farsi valere.

D.R.1: LA “BAMBOLA” (E LA BOMBOLA…) DI NERVI

ARDITA JUVENTUS NERVI – AURORA BASKET CHIAVARI 70-78 (19-15; 37-26; 56-58)
ARDITA Micali 21, Carena 12, Franconi 5, Alloisio 4, Fassio 6; Lotti 14, Callo 2, Demarte, Bertoletti 3, Mancini 3, Falco, Porcile n.e. – All. Chiesa.
AURORA Bottaro 4, Enoyoze 30, Ravera F., Deli 9, Scibola 3; Gamaleri 2, Costa 9, Seganti 3, Folli 3, Sall 15. – All. Marenco.

Passo decisivo verso la conquista del primo posto? Non c’è dubbio alcuno che il “sacco” del PalArdita ha i connotati per esserlo – mancano due appuntamenti casalinghi al termine della stagione regolare e l’Aurora ha le carte in regola per centrare il bersaglio che darebbe il vantaggio del fattore campo nei playoff – ma è bene focalizzare l’attenzione su quanto ha da dire l’inopinato svolgimento del match di ieri sera. Un match che si presentava ostico ed è diventato vieppiù complicato, stante un approccio troppo soft da parte dell’Aurora, prerogativa che va perniciosamente ripetendosi in queste ultime uscite. C’è altresì da aggiungere che i gialloblù hanno saputo redimersi come sempre a partita in corso, caratteristica che ne esalta il potenziale.

LA BAMBOLA – Perciò nello script della sfida a casa Ardita è d’uopo concentrare l’attenzione su qualche aspetto che non va sottovalutato. L’inizio è fatto di parziali da ambo le parti (7-2 Aurora, poi 14-7 Ardita e 15-14 nuovamente Aurora) sinistro presagio di un secondo quarto – diciamo così – sul riflessivo da parte dei Marenco-boys. Infatti, chiusa sul +4 la prima fetta di gara, l’Ardita spicca il volo sul +12 sciorinando aggressività mentre i nostri vanno in “bambola” nel catino ribollente nerviese. Nefandezze assortite alle quali si abbinano i tre soli canestri dal campo, ottenuti in circostanze particolari e quindi non frutto di un piano preordinato, scarsi riflessi su rimbalzi e palle vaganti (un autentico bagno di sangue per una ascetica Aurora) e transizioni abortite sul nascere.

… E LA BOMBOLA – Orbene, tutto ciò solitamente è l’antipasto di una serata nella quale devi raccogliere i cocci e meditare dove hai cominciato a sbagliare. Invece, quello della seconda parte del match è un registro diverso, la bombola dell’ossigeno torna a riempirsi, Mactar Sall ne mette 11 all’interno del 32-19 del terzo tempino, assistito dal solito Enoyoze con spruzzate di Costa, Deli e Bottaro, mentre Seganti è uno e trino in difesa e su tutto ciò che si muove. L’Aurora tiene i nervi saldi nell’ultimo quarto contenendo le proverbiali sfuriate dei padroni di casa, che risalgono la corrente arrivando ad impattare. Ma due triple del killer Enoyoze e un paio di canestri fondamentali con stoppatona onomatopeica di Sall disattivano l’elettrica Ardita. Ah, a margine di tutto ciò l’ispettore Derick mette il trentello d’ordinanza…

FUTURO PROSSIMO – Domenica (PalaCarrino ore 18) penultima di stagione regolare contro La Tigullio: l’obbligo sarà quello di mantenere alta la concentrazione per riuscire a chiudere il doppio impegno casalingo con un paio di successi. Adesso diventa importante non mollare la presa. Sempre attivi. Sempre sul pezzo.

D.R.1: BUSALLA ENIGMATICO, AURORA CON FATICA

AURORA BK CHIAVARI – PALL. BUSALLA 77-63 (16-19; 36-38; 57-51)
AURORA Bottaro 10, Enoyoze 23, Ravera F. 9, Deli 3, Scibola 4; Costa 7, Folli 8, Seganti 7, Sall 6, Gamaleri. – All. Marenco.
BUSALLA Lenzi 8, Ponta 3, Tuni 16, Denegri 17, Fallabrino 10; Grossholz, Trabucco 2, Dolcino 2, Parodi 5, Bulgarelli n.e. – All. Caraccio.

Riuscire ad ovviare alle serate in tono minore è la prerogativa delle buone squadre e in questo frangente L’Aurora ha dimostrato perché non a caso può considerarsi tale. In una atmosfera poco meno che ovattata ì chiavaresi non risplendono – tutt’altro – ma indossano la tuta blu e lavorano ai fianchi un Busalla che non è sceso in Riviera per la gita domenicale.

PIGRO – Spinta da Denegri e Tuni, la squadra ospite approfitta del pigro approccio difensivo di Enoyoze e compagni colpendo ripetutamente le mancanze gialloblù. Per quasi tre quarti si ha l’impressione che ci possa scappare il risultato a sorpresa, invece la sorpresa è quella di verificare il ritorno in auge delle caratteristiche difensive dell’Aurora: complice il calo emotivo-fisico dei busallesi, il match cambia indirizzo e diventa una sorta di monologo.

RIECCOLI – Leit motiv della partita il ritorno in campo di Ale Seganti e Andrea Folli: quest’ultimo in particolare, assente da alcuni mesi, assume un significato specifico in quanto il ragazzo è reduce da un serio problema fisico ed è bello ritrovare anzitutto la persona. Pochi i minuti in campo per lui, ma ben spesi considerata l’evidente voglia di giocare. Ottima notizia soprattutto per il rush finale che vedrà impegnata la squadra di coach Marenco.

FUTURO PROSSIMO – La trasferta di Nervi è da ritenersi un crocevia importante per le ambizioni di primo posto nella stagione regolare per i chiavaresi. Sabato (ore 19, palestra di via Groppallo) infatti saranno ospiti dell’Ardita, compagine tignosa e ben allenata che medita il colpaccio facendo leva sulle sue proprietà e sul fattore campo. L’Aurora dovrà presentarsi con vestito migliore se vorrà mantenere l’esiguo vantaggio in classifica sull’unica squadra che può insidiarne il primato, ovvero la Next Step Rapallo, che zitta zitta senza proclami tiene sulla corda i nostri.

D.R.1: MASSIMO RISULTATO, MINIMO SFORZO

BLU SEA LAVAGNA – AURORA BK CHIAVARI 53-65 (17-24; 27-37; 35-52)
BLU SEA Papini 17, Vargas Rivera 2, Esposito 9, Zuppinger 5, Falco 3; Morandi Sanguineti 3, Brignole 8, Pignoli, Padroni, Bassan 4, Grandeaux 2, Doccini. – All. Savini.
AURORA Costa 18, Bottaro 9, Enoyoze 10, Deli 14, Scibola 1; Martino, Ravera F. 9, Sall 4, Gamaleri, Ottobone, Barbetti. – All. Marenco.

Il trittico contro le squadre che chiudono la classifica – aperto con la vittoria di Bordighera contro il Sanremo – prosegue con il secondo capitolo in casa Blu Sea con altri due punti da mettere in saccoccia. Diciamo subito che, come nella precedente occasione di sette giorni orsono, non si è trattato della migliore Aurora, talvolta distratta e poco propensa a piegare le ginocchia in difesa, pur se con la valida attenuante delle assenze ormai croniche di alcuni elementi. Ne approfitta una Blu Sea pugnace, che gioca con ardimento e risolutezza, favorita anche dalla visione cosmica di una squadra gialloblù a sprazzi quasi fiacca. Perlomeno un pochino lontano dall’abituale produttività.

Certamente, i ragazzi di Marenco ci avevano abituati ad un diverso atteggiamento, ma ci sta che nell’arco di un campionato ci possano essere giornate meno brillanti. Importante comunque riuscire a portarsi seco il risultato, cosa che nessuno vuol regalarti a priori. Il successo numero 16 su 18 partite (nona vittoria consecutiva in trasferta) porta soprattutto la firma del duo Costa-Deli autore di 32 punti in combinato disposto, mentre il capo-cannoniere Enoyoze è stato meno efficace rispetto ad altre occasioni.

Nove punti di Costa spingono sul pedale dell’acceleratore per i chiavaresi in un primo quarto sinottico, ovvero che offre un compendio anticipato dei minuti che seguiranno: una spruzzata di spirito bellicoso dei padroni di casa, buone conclusioni dei gialloblù, giri di cambi tra panchina e campo, ritmo col passo sincopato. Avaro di canestri il secondo tempino, che si chiude con una tripla dall’angolo di Bottaro. Dopo l’intervallo lungo l’Aurora mette un pò di pepe in difesa e sale via via di intensità fino a toccare il +24 sul 64-40 a cinque giri di orologio dalla sirena. Gara in ghiaccio e via libera alle seconde linee, con l’esordio di Ottobone.

In vista di domenica prossima c’è Busalla ospite la PalaCarrino all’orario consueto delle 18, con il primo posto sempre da difendere in attesa dei match decisivi nelle ultime giornate.