D.R. 1: LA TEMPESTA PERFETTA

NEXT STEP RAPALLO – AURORA BK CHIAVARI 79-34 (28-17; 45-22; 62-32)
NEXT STEP Sydoruk 14, Zhytenov 13, Major Martins 12, Tretiak 6, Diaw 13; Mikov 15, Brescia, Parodi, Dagnon 6, Bukia n.e. – All. Novelli.
AURORA Stefani 6, Enoyoze 12, Ravera 6, Seganti, Folli 5; Costa 3, Scibola 2, Gamaleri, Sall, Deli, Bottaro. – All. Marenco.

34 (trentaquattro) punti in 40 minuti, due nell’ultimo quarto. Percentuali da incubo, conclusioni sbagliate in tutti i modi. Morale sotto le suole, riflessi sempre più appannati. Una partita impraticabile per questa Aurora decisamente sotto tono, capace di tenere solamente una quindicina di minuti per poi lasciarsi andare allo sbando, compilando un record negativo dietro l’altro. Troppo brutta per essere vera, troppo in balia dei marosi, senza alcuna possibilità di onorare in maniera almeno dignitosa quella che doveva essere una rivincita della serie di semifinale di sei mesi fa.
Meglio voltare pagina pensando a preparare la prossima partita contro il Basket Pegli (domenica ore 18 palaCarrino, maltempo permettendo), altra capolista imbattuta in questo avvio di campionato. Si attende una reazione positiva dai ragazzi di Marenco.

D.R. 1: AURORA SUBITO A SEGNO

AURORA BK CHIAVARI – COGOLETO BASKET 72 – 56 (20-14; 35-23;55-36)
AURORA Stefani 5, Enoyoze 24, Ravera 8, Seganti 6, Folli 6; Costa 2, Deli 2, Scibola 4, Bottaro 3, Sall 12. All. Marenco.
COGOLETO Bruzzone 15, Guida 5, Guadagno 3, Meneguz 4, Bertolotti 11; Torre 4, Zoppi 2, Ansaldo, Badano 2, Patrone 8, Briasco 2, Benignetti n.e. – All. Robello.

Sono bastati una decina di minuti di “ambientamento” all’Aurora in questa prima giornata di campionato. I ragazzi gialloblù sono già discretamente pimpanti e stendono l’avversario di turno, che si mantiene in linea di galleggiamento solo nel primo quarto. Il Cogoleto oppone una buona resistenza ma Enoyoze (4 triple) mette quasi subito il turbo in apertura di match, quanto basta per consentire al resto della truppa di governare con una certa sicurezza. Si distinguono tra gli altri Ravera, Sall e un paio di numeri di Folli.
Discreto l’esordio di Lorenzo Bottaro from Sestri Levante, esterno di conclamata caratura che si renderà certamente utile in contesti più probanti. Prossimo impegno a Rapallo sabato sera ore 18.30 (palestra di via don Minzoni) per la rivincita con la Next Step, ricordando la stupenda serie di semifinale dello scorso campionato conclusa con una emozionante gara tre.

D.R.1: LA STRADA SI FERMA ALLA SPEZIA

LANDINI-AURORA 73-52 (22-15;31-27;45-41)
LANDINI: Albanesi 3, Omeragic 24, Gaspani Lo., Gaspani Le. 5, Poletto, Pignoli, Vignali, Tripodi 17, Oddone, Rege Cambrin 10, Sacchelli 1, Putti 13, – All. Ricci.
AURORA: Stefani 7, Gotelli 1, Solari 1, Costa, Deli, Garibotto 9, Enoyoze 16, Scibola, Seganti, Ravera, Folli 6, Sall 12, – All. Marenco

Nemmeno in gara 4 gli dei del basket sono propizi. L’Aurora lascia il passo al Landini Lerici che si laurea campione in Divisione Regionale 1 e sale al gradino superiore in serie C. Nulla da eccepire sulla serie finale: gli spezzini hanno meritato dall’alto di una superiorità fisica e tecnica indiscussa. I Marenco-boys, dopo un bel successo in gara uno, hanno subìto le individualità del Landini, senza riuscire nell’intento di girare la prua. Resta comunque agli atti un campionato assolutamente più che soddisfacente, dove si è arrivati da semplice outsider a giocarsi la promozione, attraverso dei miglioramenti continui.

La partita stavolta è stata giocata da entrambe, con Lerici molto contratta – avere il match ball casalingo ha probabilmente messo pressione agli uomini di coach Ricci – e con una Aurora sempre a mordere le calcagna altrui. Il divario tra le due contendenti si registrava nell’ordine dei sei-otto punti fino al 45-43 di inizio quarto periodo, quando i chiavaresi sciupavano quelle due/tre occasioni dell’aggancio o del sorpasso. Fatalmente la combattività gialloblù veniva meno e, complice un momento di appannamento in attacco, la partita fuggiva in direzione Lerici. Alla sirena finale, si poteva celebrare la festa dei padroni di casa mentre il folto pubblico di rappresentanza Aurora applaudiva i suoi beniamini, autori di una prestazione quantomeno orgogliosa. Realisticamente, di più era difficile pretendere e da parte nostra possiamo solamente complimentarci con il coach e i suoi giocatori per tutte le emozioni che hanno saputo regalarci.