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D.R.1: AURORA-AUXILIUM, A VOI!

Per il terzo anno consecutivo l’Aurora sarà presente quando si alzerà l’ultima palla a due della stagione. Un piccolo record che inorgoglisce questo gruppo, il cui nucleo “storico” è assieme dalle giovanili con l’aggiunta di quei due-tre giocatori che si sono integrati benissimo. Tre campionati interi a lottare per il primato, l’abitudine consolidata ad una permanenza continuativa nelle primissime posizioni, la crescita costante – individuale e di squadra – attraverso una percentuale di vittorie che arriva all’80% su una settantina di partite giocate, la partecipazione che questi ragazzi hanno saputo creare nell’ambiente con il palazzetto spesso ribollente di entusiasmo nelle fasi finali dei tornei. Quel palazzetto che domenica 11 maggio (ore 20.30, attenzione) ospiterà gara uno di finale della Divisione Regionale 1 tra Aurora ed Auxilium Genova, questi ultimi qualificatosi sorprendendo la testa di serie numero uno Next Step in una gara tre a Rapallo dai risvolti inopinati(73-71).

La notazione più curiosa sulla finale rimanda sicuramente alle sfide della stagione regolare, due partite equilibratissime con vittorie esterne – la magica serata dei 56 punti di Enoyoze e la “stregata” (per l’Aurora) sfida del 9 febbraio – col minimo scarto. Da allora i genovesi hanno aggiunto l’esterno Ferrando, giocatore in grado di elevare il rendimento dei compagni e quindi rendere ancor più competitiva una compagine già interessante di per sé. Sarà certamente una tenzone dalle diverse sfaccettature, nella quale la parola d’ordine per i chiavaresi è riuscire a dettare il ritmo più congeniale, trovando i canestri non solo dal bomber Enoyoze, cosa che farebbe assolutamente la differenza. Molto importante anche la metà campo difensiva, dove sarà fondamentale limitare le diverse individualità che l’Auxilium è in grado di presentare. Si tratta di alzare l’asticella e i ragazzi di Marenco sanno certamente produrre il necessario perchè ciò avvenga.

Senza dubbio l’Aurora è chiamata a far fruttare il fattore campo – gara due è prevista a Genova sabato 17 maggio (ore 20) – che le consente in virtù del secondo posto nel campionato di ospitare l’eventuale “bella” e per fare ciò è necessario approcciare la partita di domenica con la giusta concentrazione. Il cammino che i chiavaresi hanno svolto fin qui è stato esemplare e indica la strada da mantenere se si vuole continuare a sognare.

D.R.1 SEMIFINALI PLAYOFF: DI NUOVO IN FINALE!

TIGULLIO S.MARGHERITA – AURORA BK CHIAVARI 58-66 (5-19; 24-24; 43-44)
TIGULLIO Wintour, Zolezzi 7, Gnocchi 14, Vexina A. 13, Mariani 3; Orsi 5, Mangione 3, Fattori 3, Vexina F. 10, Altemani n.e., Borselli n.e., Fermino n.e. – All. Husam
AURORA Costa 7, Bottaro 14, Enoyoze 25, Seganti 4, Folli 6; Scibola 4, Ravera F. 3, Sall 4, Ottobone n.e., Elia N.e., Gamaleri n.e. – All. Marenco.

Giocando un match intelligente e adeguando il piano partita in corso d’opera, l’Aurora stacca il biglietto per la terza finale consecutiva nel maggior campionato regionale. Affronterà la vincente di gara tre tra Next Step e Auxilium Genova, che si vedranno mercoledì sera a Rapallo per dirimere la questione dopo l’1-1 delle prime due partite.

I gialloblù di coach Marenco mettono subito in chiaro una cosa: a Chiavari, per una garatre che sembrava inevitabile dopo l’inseguimento vittorioso di domenica scorsa al PalaCarrino, non si torna. Difesa perfetta – sporcando ogni singolo possesso dei padroni di casa, partiti contratti nel primo tempino (primo canestro solo dopo cinque minuti abbondanti) – e attacco ben bilanciato con 5 marcatori diversi, spingono gli ospiti fino al +16 di inizio secondo quarto. La Tigullio è letteralmente frastornata: l’Aurora legge puntualmente le sue intenzioni e blandisce ogni tipo di reazione. Il sudatissimo 1-0 di garauno dona ai chiavaresi una sensazione di equilibrio e la capacità di un controllo emotivo che va al di là del mero risultato, spostando il trend tutto a loro favore.

Coach Marenco ruota otto uomini in contumacia Deli, ma tutti assolvono ampiamente i loro doveri e comandano con risolutezza anche dopo l’interruzione di circa 30 minuti per il brutto infortunio di Mangione, chiudendo la prima metà sul +10, registrando anche la prevista reazione dei biancorossi di casa. L’atmosfera è però destinata a scaldarsi perchè da parte Tigullio ci si attacca a tutto pur di rientrare in partita, inasprendo i contatti e cercando soluzioni individuali. Il clima è una bolgia e l’Aurora vede assottigliarsi il vantaggio fino al minimo scarto (44-43) sulla sirena del terzo tempino, quando solo tre canestri dal campo messi sul tabellone sembrano il segnale forte di un attacco che va spiaggiandosi con alcune iniziative fuori schema.

Nel quarto periodo la fatica e la tensione si avvertono tangibili. La Tigullio si abbarbica ai raid belluini di Gnocchi, esce dalla “zona grigia” cavalcandolo e sorpassa un paio di volte. L’Aurora risponde con Enoyoze, soprattutto dalla lunetta, Sall sposta la lotta sotto i tabelloni, Bottaro offre un’altra prova di consistenza. Si arriva agli ultimi due minuti sul 55-55 quando Enoyoze la decide infilando una tripla da un diverso fuso orario, tripla che chi ha visto troppo basket capisce che è decisiva. Anzi è come una sentenza. I tiri liberi di Costa e Bottaro confezionano il punteggio finale, in barba a tutti gli oracoli o similari che preconizzavano differenti evoluzioni. Anche questa è una bella soddisfazione.

D.R.1 SEMIFINALI PLAYOFF: AURORA ARABA FENICE

AURORA BK CHIAVARI – TIGULLIO S.MARGHERITA 75-71 (17-29; 34-42; 53-59)
AURORA Costa 8, Bottaro 18, Enoyoze 29, Deli 7, Scibola 4; Folli 3, Seganti 4, Gamaleri, Sall 2, Ravera F., Ottoboni n.e., Martino n.e. – All. Marenco.
TIGULLIO Wintour 4, Fattori 2, Zolezzi 17, Vexina A. 16, Mariani 5; Orsi 3, Mangione 8, Gnocchi 2, Vexina F. 14, Borselli, Marchetti n.e., Firmino n.e. – All. Husam.

Tiene il servizio l’Aurora in questa garauno di semifinale playoff dopo un epilogo rocambolesco, con i gialloblù che riscoprono gli antichi ardori risorgendo dalle proprie ceneri. Per quasi tutto il match detta legge il ritmo compassato e la praticità del Tigullio, che fa leva su una ottima difesa che costringe – come nel match della penultima giornata della Regular Season – Enoyoze e compagni a cercare avventure in territori inesplorati.

Il parziale-choc del primo quarto (dal 17-15 per i chiavaresi al 17-29 fine periodo) condiziona quasi tutti i minuti a seguire. L’Aurora dimostra di soffrire a livelli quasi patologici l’organizzazione degli esperti biancorossi Tigullini: cinque triple con quattro giocatori diversi nel primo quarto sembrano il preludio ad una autentica “homenaje” degli ospiti. I Marenco-boys vanno giù di testa e commettono errori puerili in fase di costruzione, mentre gli avversari imperversano. Ma proprio mentre si attende il colpo di grazia, il Tigullio non coglie l’occasione e chiude solamente sul +8 i primi due tampini, un vero e proprio arcano che consente ai gialloblù di tornare negli spogliatoi con ancora aneliti di vita cestistica nei corridoi del PalaCarrino.

Infatti alla ripresa del gioco l’Aurora mette il vestito buono e sotto forma di cambi di ritmo e difesa ben attenta riallaccia i collegamenti con la partita. Enoyoze firma nove punti in pochi minuti, Bottaro …fa il Bottaro ma dall’altra parte due triple di Mangione consentono di mantenere il pallino al Tigullio che va all’ultimo break ancora davanti di due possessi pieni, ma con l’alitare cagnesco della muta dell’Aurora sul proprio collo.

Quarto tempino emotivamente caldo. Un paio di triple del Bottaro Araba Fenice esaltano il pubblico di fede gialloblù, si va di sorpassi e controsorpassi: Enoyoze mette una tripla da par suo, Zolezzi e Mangione che rispondono. Due tiri liberi del glaciale Deli a 25″ dalla sirena portano i gialloblù sopra di un punto, la difesa recupera il pallone e il bomber chiavarese aggiusta il punteggio finale. Una conclusione che sembrava sicuramente insperata per larghi tratti della partita e che rinfranca i ragazzi di Marenco, apparsi molto bloccati nelle fasi iniziali. Dall’altra parte, il Tigullio ha di che mangiarsi le mani per la gestione dei minuti finali, dove probabilmente ha perso il controllo di una partita che gli è scivolata via come una anguilla. Ci sono comunque i prodromi per assistere ad una garadue al calor bianco e l’appuntamento è a domenica prossima in quel di Santa Margherita (ore 18).

D.R.1: QUALE AURORA PER I PLAYOFF?

AURORA BK CHIAVARI – JUVENILIA VARAZZE 76 – 59 (20-15; 43-28; 59-42)
AURORA Costa 10, Bottaro 4, Enoyoze 24, Seganti 3, Scibola 10; Ravera F. 12, Sall 8, Gamaleri 3, Deli, Ottobone 2, Barbetti. – All. Marenco.
VARAZZE Calcagno 3, Fazio P. 2, Muscella 2, Michero 8, Ferrogiaro 14; Rebasti 6, Bruzzone 2, Da Corte Zandatina 9, Rollo 6, Fazio G. 5, Bogni 2, Valdora. – All. Pozzo.

Tutto come da pronostico. A parte la 19° vittoria ottenuta nel certame contro Varazze, le news da Cogoleto – campo dove evoluiva Next Step – dicono che l’Aurora chiude al secondo posto la prima fase del campionato di Divisione Regionale 1 e quindi si prepara ad affrontare una semifinale “brutta, sporca e cattiva” (come coach Marenco l’ha definita) con la Tigullio Santa Margherita. Una serie al meglio delle tre partite dove sarà importante per i chiavaresi monetizzare il fattore campo, cosa che curiosamente non è sempre riuscita in questi ultimi scorci temporali (due sconfitte nelle ultime quattro gare giocate nel parquet del PalaCarrino).

Il match di domenica si è dipanato come una classica di fine stagione, con le due compagini che non hanno spinto sul pedale dell’acceleratore, mercè ampie rotazione delle quali hanno potuto giovarsene tutti sotto forma di minuti. Un paio di assenze tra le fila gialloblù: Andrea Folli, risparmiato in ottica playoff, e Edoardo Martino. Primi punti in campionato per Samuele Ottobone.

Tornando a bomba, particolare – diciamo così – è la successione delle date delle semifinali: si partirà domenica 13 aprile con gara 1 in casa Aurora per poi arrovellarsi due settimane per il secondo match a Santa Margherita. Un calendario quantomeno rivedibile che manca di rispetto per il gioco e le squadre in lizza. Come d’altronde la formula cervellotica che prevede l’assurdo del cosiddetto “play in” (abominio totale ed incomprensibile ai più ) tra chi si è piazzato tra il quarto e il sesto posto, in luogo dei collaudati playoff a otto squadre. Ma chi ha deciso ‘sta robaccia prova delle soddisfazioni masochiste, evidentemente…

Tralasciando l’opera iconoclasta di chi dovrebbe esser deputato a propagandare questo esecrato passatempo, passiamo a note più o meno liete. Posto che le tre rappresentanti tigulline (al secolo Next Step, Tigullio ed i chiavaresi in gialloblù) hanno monopolizzato il torneo finendo ai primi tre posti con distacco, il campionato dell’Aurora è stato sicuramente, almeno fino ad oggi, di assoluto rilievo, prova ne è la lunga serie di vittorie consecutive – quelle in trasferta sono ancora in striscia aperta, tra l’altro – condite da ottime prestazioni individuali (il primato assoluto nei marcatori di Derick Enoyoze a 26 punti per allacciata di scarpe) e collettive. I ragazzi di Marenco hanno le carte in regola per giocarsi l’accesso alla serie superiore e la settimana di sosta prima di gara 1 servirà per ritrovare tutti gli effettivi e soprattutto un pochino di condizione, cosa che recentemente è andata in leggero calo.

Se lo scoglio-Tigullio propone quesiti di difficile soluzione – squadra esperta, ritmi bassi, difesa arcigna – questi sono stati amplificati dalle ultime uscite dei gialloblù, alle prese con diverse assenze e con qualche momento che non era dei migliori. In questa ottica, si spera di poter ritrovare quell’Aurora capace di rullare le avversarie ed issarsi in vetta alla classifica facendo leva sulle qualità dei suoi adepti. Questo rappresenta il primo obiettivo di coach Marenco. Ci sarà sicuramente materiale per discuterne nella serie di semifinale. Ad maiora.

D.R.1: AURORA SPUNTATA, SCHERZETTO-TIGULLIO

AURORA BK CHIAVARI – TIGULLIO S.MARGHERITA. 44-51 (14-16, 25-29; 36-43)
AURORA Costa 8, Bottaro 3, Enoyoze 15, Deli 2, Scibola 4; Folli 9, Seganti, Ravera F. 3, Sall, Martino n.e., Ottobone n.e. – All. Marenco.
TIGULLIO. Fattori 11, Wintour 4, Zolezzi 5, Vexina A. 8, Mariani 8; Mangione, Vexina F. 10, Gnocchi 5, Altemani, Borselli, Orsi n.e., Fermino n.e. – All. Husam.

L’inopinata débacle casalinga dell’Aurora funge da cartina di tornasole del momento poco brillante – eufemismo – che la squadra di coach Marenco sta vivendo da diverse partite a questa parte. Saliti al vertice della classifica con una lunga processione di vittorie consecutive, i gialloblù hanno difeso coi denti il primato tutti i campi anche quando gli infortuni, gli episodi e la forma fisica sembravano congiurare contro. Tutto questo dispendio di energie ha contribuito a impacchettare la performance di domenica sera contro i rivali della Tigullio, giunti a Chiavari col terzo posto già assegnato ma decisi a lanciare messaggi, da squadra esperta come sono.

L’Aurora ha sempre dovuto rincorrere nel punteggio con scarti sempre contenuti ma soprattutto ha ceduto il controllo del ritmo gara ai biancorossi, che hanno impostato il match sulla ruvida difesa (concessa da un arbitraggio troppo permissivo) e su qualche furbizia tipica da veterani che i nostri faranno bene ad eludere in futuro. Già, perché è assai probabile che la Tigullio se la ritroveranno di fronte in una semifinale che si prospetta seducente visti e considerati i prodromi.

Rimane la sensazione di amaro in bocca perchè la stagione dell’Aurora meritava probabilmente la soddisfazione, platonica finché si vuole, del primo posto nella stagione regolare. Invece la Next Step si potrà fregiare di questo traguardo e i gialloblù dovranno guadagnarsi una ipotetica finale sgrugnando contro Zolezzi e compagni. Beninteso, dovrà essere una Aurora molto diversa come atteggiamento se la finale vorrà conquistarsi, vista la dimostrazione dispensata in stile playoff dei tigullini.

Pochissime le note di cronaca in una partita micragnosa di canestri (95 punti totali in combinato disposto) dove sono emerse paturnie caratteriali impreviste da parte gialloblù. Detto dei primi venti minuti gomito-a-gomito in cui il pallino è in mano comunque alla Tigullio, l’Aurora deve fare i conti con la serata arpagonesca Di un Enoyoze stranamente approssimativo. I soli tre punti del bomber chiavarese nella prima metà zavorrano l’Aurora che non va a fondo grazie a Costa e Folli, ma nella ripresa gli ospiti battono cassa, soprattutto nel quarto periodo, dove solamente una serie dell’Enoyoze di cui sopra riesce a limare uno svantaggio che era stato ampiamente in doppia cifra.

L’ultimo appuntamento della prima fase – domenica al PalaCarrino contro Varazze – è quindi solamente una passerella che sarà tutta da interpretare in attesa dei fuochi d’artificio dei playoff dove, come detto, gli avversari saranno gli stessi tigullini. Ovviamente sperando di vedere una Aurora ben determinata a farsi valere.